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ISTITUTO COMPRENSIVO "Alberto Manzi" di CALITRI (Av) con sez. annesse di CAIRANO, CONZA e S. ANDREA
 
CALITRI
Il nome Calitri deriva dal greco Alètrion derivante da Alètriom tipico suffisso tirreno-etrusco; in epoca romana sarà Aletrium, poi Caletrum.
Le origini del territorio risalgono al V-III millennio A.C., sono stati infatti ritrovati reperti archeologici e utensili in selce levigata, risalenti al periodo Neolitico, attualmente conservati presso il Museo Irpino di Avellino.
E’ all’età del Ferro che si riportano insediamenti umani stabili presso i “Gruttuni”, grotte naturali dove sono stati ritrovati utensili in pietra, lame, punte di lance e frecce; successivamente i Gruttuni sono stati utilizzati come depositi agricoli, stalle e cantine .
L’insediamento ha vissuto le vicende storiche dell’intero territorio irpino, legato probabilmente a presenze greche ed etrusche e alla lunga dominazione romana.
Calitri dista 80 chilometri circa da Avellino, ma risulta decentrato anche rispetto ad altre città delle regioni confinanti con la Campania.
Ciò nonostante, esso è un grosso ed evoluto centro nei settori dell'agricoltura, dell'artigianato, del terziario, con alcuni insediamenti industriali; per i centri limitrofi il paese rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per le varie attività economiche e sociali che lo caratterizzano. 
Il Comune risente certamente della inadeguatezza delle vie di comunicazione e della insufficienza dei trasporti pubblici, situazione questa, che, però, non impedisce agli abitanti di spostarsi con frequenza anche verso le grandi città, di vivere e di essere promotori di esperienze sociali e culturali qualificanti.
Dotato di strutture scolastiche di istruzione superiore, quali il Liceo Scientifico, l'Istituto Tecnico Commerciale, il Liceo Artistico (scuole che richiamano utenza anche dai comuni viciniori), di centri ricreativi, di associazioni culturali e sportive, di servizi socio – sanitari, Calitri presenta un numero cospicuo di giovani diplomati che intraprendono, nella quasi totalità, gli studi universitari.
Gli organismi citati, insieme al Comune, si sentono vicini ai ragazzi e ai giovani per cui viene assicurato loro il contributo di tutti alle varie iniziative a sostegno della formazione: la scuola ha l'opportunità di attuare manifestazioni anche all'esterno in base alle diverse forme di collaborazione che, per l'occasione, vengono definite.
Nell'ambito del contesto esistono ovviamente anche situazioni meno favorevoli o problematiche come le disparità sociali, le incertezze economiche, le forme di devianza, le cattive abitudini alimentari, l'uso di bevande alcoliche e di altre "sostanze" nocive alla salute, il disinteresse o l'indifferenza per i percorsi didattici – educativi.
Non si registrano a Calitri casi di dispersione scolastica, sebbene vi siano ragazzi dalla formazione debole e/o carente, che manifestano una certa insofferenza verso la scuola.
 
I PLESSI SCOLASTICI presenti a Calitri sono:
 
 
 
 
CAIRANO
 
Cairano, in prossimità di Calitri, è un piccolo centro urbano situato su un'alta collina che sovrasta il fiume Ofanto.  Presenta vie di accesso ripide, difficoltose soprattutto nella stagione invernale.
La crescita della popolazione si avvicina allo zero, con prevalenza di anziani. Minimi ed essenziali risultano i servizi pubblici,  assenti sono le strutture socio – sanitarie e i centri associativi.
Le risorse economiche derivano dall'agricoltura e soprattutto dalle pensioni di vecchiaia.
 
 
SANT’ANDREA DI CONZA
Sant’Andrea di Conza sorge in collina, a 660 metri sul livello del mare, lungo la valle del fiume Ofanto, sul contrafforte che funge da confine tra Campania e Basilicata, lungo la Strada Statale 7.  Dista 65 chilometri da Avellino e 67 chilometri da Potenza.  Il territorio è altamente sismico (terremoti del 1456, 1694, 1732 e 1980) e ha un’estensione di 6,47 Kmq. 
Il censimento del 2011 ha censito 1682 abitanti. Alla data del 31 dicembre 2010 risultavano residenti nel comune di S.Andrea 33 cittadini di origine straniera, prevalentemente di provenienza marocchina.
Divenne feudo di Conza quando il Conte Gionata di Balvano donò la chiesa e i territori del casale alla Mensa arcivescovile di Conza nel 1161. Passò alla potente casata Gesualdo nel 1389 e poi alla famiglia Sinerchia fino al 1485.  Più tardi passò alla Regia Camera e nuovamente alla Mensa arcivescovile di cui ha seguito le vicende storiche e amministrative fino all’abolizione della feudalità nel 1806.
Nel 1861, in pieno brigantaggio, fu occupata dagli uomini di Carmine Crocco.
Ha rivestito un rilevante ruolo religioso e culturale nel territorio in quanto residenza degli arcivescovi conzani che vi fecero edificare l’Episcopio e il Seminario. Presenta un caratteristico centro storico medioevale, diverse chiese (S.Michele, S. Domenico, Purgatorio), l’ex Fornace (raro esempio di archeologia industriale) ed un Mulino ad acqua risalente al Settecento.
Un tempo Sant’Andrea di Conza eccelleva nella produzione di tessuti di lana, fra cui la ferlandina,  molto apprezzata e richiesta nel Regno di Napoli.  Il pregiato artigianato tradizionale è basato sulla lavorazione artistica della pietra e del ferro.
Fra gli eventi di maggiore interesse si ricordano, oltre all’Estate ricreativa e culturale, il Rito delle Maggiaiole, l’ultimo sabato di maggio, le Feste di S.Andrea e S. Emidio (23-24 -25 agosto), la Sagra del Fuoco a S.Antonio (17 gennaio) e il Natale all’ex Fornace.  
 
PLESSI SCOLASTICI presenti a S. Andrea di Conza sono:
 
 
 
CONZA DELLA CAMPANIA
Il paese è situato nella valle dell’Ofanto, a metà strada fra Lioni e Calitri, lungo la strada detta Ofantina che collega Avellino con Melfi e Barletta. E’ collegato anche con la Sella di Conza, che segna l’ingresso nella provincia di Salerno.  
Dopo il sisma del 1980 l’abitato storico, in collina e nei pressi dell’antica Compsa, rimase disabitato. L’abitato provvisorio, composto da prefabbricati, sorse lungo la sponda meridionale del Lago (invaso artificiale creato negli anni Settanta con diga sul fiume Ofanto e sede di un’oasi protetta del WWF dal 1999); è oggi quasi completamente disabitato.  Il nuovo insediamento conzano si trova ai piedi della collina su cui sorge l’abitato storico. 
Storicamente il territorio è stato abitato da popolazioni appartenenti alla cultura di Oliveto-Cairano.  Influente centro irpino, romano e longobardo, sede vescovile prima e arcivescovile poi, seriamente colpita dai diversi terremoti ha visto affievolire la sua importanza.
Rasa al suolo dal sisma del 1980, Conza è stata ricostruita in altro sito (Piano delle briglie) con criteri antisismici e strade e piazze ampie; dalle sue macerie sono emerse le rovine dell’insediamento di epoca romana, oggi parte dell’Area archeologica di Compsa (Foro Romano, Anfiteatro e Cattedrale antica). Ospita un Museo archeologico. Il censimento del 2011 ha contato 1432 abitanti. 
 
PLESSI SCOLASTICI presenti a Conza della Campania sono:
 
 
 

 

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